
Lago di Lesina: la leggenda delle fate e cosa vedere nella natura del Gargano - Hotel Paglianza
Avvolto da un’atmosfera sospesa tra acqua e silenzio, il Lago di Lesina è uno dei luoghi più affascinanti e meno conosciuti del Gargano. Lontano dalle località più frequentate della costa, questo specchio d’acqua salmastra è un mondo a sé, dove le leggende si mescolano alla natura e ogni riflesso sembra raccontare una storia.
Esplorarlo significa scoprire un’altra dimensione del promontorio garganico: più intima, più autentica, più profonda.
La leggenda delle fate e la città scomparsa
Come ogni luogo che custodisce un’anima antica, anche il Lago di Lesina è circondato da leggende. La più suggestiva narra di una città sommersa: un tempo, dove oggi si estendono le acque del lago, sorgeva la vecchia Lesina, una città viva, affacciata sul mare. Ma nel 1627, un violento terremoto seguito da un maremoto avrebbe inghiottito le case, le strade e i campanili, facendo emergere un lago dove prima c’era terra.
Da allora, si dice che nelle notti di luna piena, chi si affaccia sulle rive possa udire un canto leggero, come un sussurro. Sarebbero le fate del lago, spiriti silenziosi che danzano sull’acqua, custodi della città perduta. Leggende che si tramandano da generazioni, tenute in vita dal vento tra i canneti e dai racconti degli anziani, che invitano chi visita il lago a rallentare, osservare e ascoltare.
Un ecosistema unico tra mare e laguna
Il Lago di Lesina si estende per circa 51 chilometri quadrati, con una lunghezza di 22 km e una larghezza media di 2,4 km. La sua profondità è modesta, raramente superiore a un metro, ma è proprio questa caratteristica a renderlo così ricco di vita. Alimentato da sorgenti di acqua dolce e collegato al mare tramite due canali – l’Acquarotta e lo Schiapparo – il lago offre un habitat ideale per numerose specie animali.
Sulla sottile striscia sabbiosa che lo separa dall’Adriatico si sviluppa il Bosco Isola, un cordone dunale ricoperto da pineta e macchia mediterranea. È qui che si nasconde la parte più selvatica del lago: un rifugio per centinaia di uccelli, tra cui fenicotteri rosa, aironi, falchi di palude, germani reali, cavalieri d’Italia, aironi cenerini e martin pescatori. Non è raro, camminando tra gli alberi o lungo i sentieri, assistere a uno spettacolo di voli e richiami che rende questa zona un paradiso per il birdwatching.
Il territorio rientra nella Riserva Naturale di Lesina, istituita per tutelare questo ecosistema così particolare, dove convivono acqua salmastra, vegetazione litoranea, dune, canali e specchi d’acqua dolce.
Cosa vedere nei dintorni del Lago di Lesina
L’ingresso più semplice e accessibile al lago è il borgo di Lesina, un centro tranquillo ma ricco di spunti per chi vuole conoscere la storia e le tradizioni del posto. Il lungolago, recentemente ristrutturato, offre una piacevole passeggiata tra casette colorate, piccoli moli e panchine affacciate sull’acqua. Qui si trovano anche bar e ristorantini dove gustare la zuppa di anguilla, piatto simbolo della cucina locale, o altri piatti a base di pesce di lago come cefalo, spigola e anguille arrostite.
Per approfondire la conoscenza del territorio, è consigliata una visita al Centro Visite del Parco Nazionale del Gargano. Al suo interno si trovano un museo etnografico, che racconta la vita dei pescatori e le tecniche tradizionali di pesca, e un piccolo acquario salmastro che ospita alcune delle specie ittiche tipiche del lago.
Poco fuori dal centro abitato parte una passerella in legno che conduce all’Isola di San Clemente, un piccolo isolotto tra i canneti dove si conservano i resti di un’antica abbazia medievale. Una croce in legno, piantata tra la vegetazione, ricorda la memoria dei pescatori che qui si fermavano per pregare prima di entrare in acqua.
Per gli amanti delle escursioni, i sentieri nel Bosco Isola permettono di attraversare la riserva a piedi o in bicicletta, godendo del paesaggio e della tranquillità. In alternativa, si possono noleggiare canoe o piccole barche per esplorare il lago dall’interno, passando accanto ai capanni da pesca e osservando la fauna da una prospettiva diversa.
Le torri costiere: storia e sorveglianza
Nei dintorni del Lago di Lesina si trovano anche alcune delle torri costiere del Gargano, testimonianze di un’epoca in cui queste strutture difensive erano fondamentali per la sorveglianza del territorio. La più conosciuta è Torre Scampamorte, che deve il suo nome a un episodio leggendario in cui alcuni soldati sarebbero sopravvissuti a un attacco saraceno trovando rifugio tra le sue mura. Non lontano sorge Torre Fortore, posta nei pressi dell’antico corso dell’omonimo fiume.
Queste torri, immerse nella vegetazione o affacciate sul mare, aggiungono un ulteriore tocco di fascino a un’area già ricca di suggestioni naturali.
Una sosta ideale per scoprire il lato autentico del Gargano
Il Lago di Lesina rappresenta una meta perfetta per chi desidera esplorare un Gargano diverso, fatto di silenzi, colori tenui, scorci riflessi nell’acqua e sentieri nascosti nella pineta. È un luogo che invita alla lentezza, alla contemplazione e all’ascolto della natura. Perfetto per le famiglie con bambini, per gli appassionati di fotografia naturalistica o per chi cerca semplicemente un angolo di Puglia lontano dalle rotte più battute.
Chi soggiorna in zona può facilmente raggiungere anche altre località del Gargano settentrionale, come Cagnano Varano, San Nicandro o la costa di Rodi Garganico.
E se stai organizzando una vacanza in questa parte di Puglia, l’Hotel Paglianza è il punto di partenza ideale per esplorare luoghi autentici come il Lago di Lesina. Immerso nella natura, a pochi passi dal mare, offre il comfort e la tranquillità necessari per ricaricarsi dopo una giornata di escursioni tra lagune, boschi e leggende.